Alicia Furman
Il mio lavoro mira a ripercorrere un’indelebile traccia “nella e della” memoria di una donna, Alicia Furman, argentina, classe 1945, sorella di Oscar Cesar Furman, medico, militante montoneros, scomparso nel nulla insieme ad altri 30.000 desaparecidos, precisamente il 28 novembre del 1976, durante gli anni della dittatura civico - militare argentina. Ripercorrendo con lei le non-tracce, ascoltando i suoi racconti, ho incontrato le vicissitudini di un intero popolo, in un periodo storico non molto lontano dai nostri giorni, le cui conseguenze sono ancora oggi respirabili e palpabili, soprattutto a causa dell’ultimo cambio di governo nel 2015. Alicia mi ha condotto nella storia, raccontandomi di proteste, sparizioni, centri di detenzioni clandestine, voli della morte e soprattutto delle Madri di Plaza de Mayo, donne coraggiose e disperate che, attraverso la lotta e la divulgazione, hanno portato l’attenzione su quanto nel loro paese stava avvenendo. Ed è grazie alle Madri che, persone come Alicia, hanno potuto ritrovare una strada ed in alcuni casi anche una verità. La giustizia è ancora lontana ma la vita va avanti, come questa settantenne e questo popolo dimostrano ancora. Attraverso i suoi sguardi, la sua vita, i suoi frammenti, ripercorrendo, insomma, la storia di un singolo, ho tentato di raccontare e ricostruire una sorta di memoria collettiva.